Denis e Katya
Denis and Katya, due adolescenti russi di 15 anni, così soprannominati dai media, sembrano usciti dalle pagine di Morte ai vecchi. Denis ha sparato alla madre di Katya a seguito di una lite perché la figlia aveva passato la notte fuori senza permesso.
La polizia circonda la casa e i ragazzi cominciano a sparare a uno dei furgoni posteggiati, tutto in diretta su internet.
I due bevono, chiacchierano, sorridono imbracciando le armi e fanno fuoco con pistole e fucili. Inquadrano le abbondanti munizioni, il padre di lei è nelle forze speciali. Sparano su una vecchia tv a tubo catodico – non potrà più servirgli – e ridendo la scaraventano dalla finestra sulla neve, fa già molto freddo a Pskov, la regione in cui si vivono.
“Non abbiamo scelta”, dice Katya. Punta la pistola in testa a Denis e fa finta di sparargli, PIUHHH e ancora risatine, poi Katya gli accende una sigaretta con la sua, fumano con calma, non sembrano nervosi.
Denis prende in mano una fotografia, che ritrae Putin con accanto un uomo non ancora identificato. Il presidente è OK, dice Denis indicandolo, ma quest’altro qua deve morire, e Katya aggiunge che quell’uomo l’avrebbe picchiata spesso.
Nel suo ultimo post su un social media il ragazzo scrive: “vi ho amato, e non vi siete accorti di come mi avete sputtanato il cervello e la vita. Addio a tutti. Non preoccupatevi, ce ne andremo con stile”. E lo stile, a quanto pare, conta molto.
“Se non ci arrendiamo siamo morti, ma se ci arrendiamo non ci vedremo mai più”, poi i due si suicidano.