Valérie e Mel
Valérie stesa sull’erba o a galla, a fare il morto, in mare una vertigine acquatica il naso il mento i seni ricalcano il profilo della montagna. Valérie, la sigaretta in mano, poggiata sul tavolo di legno azzurro della cucina, sorride a Mel, il suo bambino di undici anni, nudo, la schiena rivolta alla finestra, scaldata dal sole. Nella luce incantata della sera Valérie e Mel si abbracciano e c’è qualcosa di materno e qualcosa di oscuro di sdraiato di calmo che respira lentamente nel loro abbraccio. E c’è una stella polare dietro le palpebre chiuse di Valérie e una grazia estatica nella mano che custodisce la scapola del suo bambino e un brivido nella mano che gli scivola sul fianco e Mel si abbandona col solo asciugamano indosso poco sotto la vita che lascia intravedere il pallore rigonfio di una natica. (pag-114-115, Franco Berardi, Massimiliano Geraci, Morte ai vecchi, Baldini&Castoldi)
Foto di Nan Goldin