Madre Ana che sei nei cieli
Libera me
Liberami dal peso degli sguardi
Che attorno mi volteggiano
Schernendomi
Gracchiando disprezzo brutale
Per i fiori di grasso
Che sulle cosce mi sbocciano
E sulle natiche
Spargi su di me
La tua fame benedetta
Magra fra le magre
Gonfia d’impeto celeste
I fiumi delle vene
Fa che brillino
finalmente
Attraverso la pelle diafana
Che trionfi
La grazia del mio scheletro perfetto

 

(pag. 173, Franco Berardi, Massimiliano Geraci, Morte ai vecchi, Baldini&Castoldi)

Marina Abramović, Nude with Skeleton